Si riprendono la città, sgomberano il centro dell’ Aquila dalle macerie.Infrangono la zona rossa, tornano in centro perchè lo Stato, trascorsi 11 mesi, non ha restituito al popolo dell’Aquila la cosa più preziosa: la quotidianità.Non c’è G8 che tenga: grandi alberghi, opera faraoiniche e case prefabbricate non sono in grado di eguagliare il prezioso valore che della quotidianità.
La sicurezza della vita di tutti i giorni.
Pochi punti fermi come una casa, un negozio dove passare a prendere il pane o il tabaccaio dove comprare le sigarette.Queste piccoli – grandi cose, sono lì che aspettano da 11 mesi.Le macerie sono ancora lì, la città è ancora chiusa ai cittadini, le case sono abbandonate senza che i legittimi proprietari possano farvi rientro senza essere denunciati.
Gli Aquilani si riprendono tutte queste cose,pezzo dopo pezzo, maceria dopo maceria.
Iniziano dalla piazza,si riprendono un pezzo di vita quotidiana una scelta che non più essere rimandata.In bocca al lupo!